
La Tartaruga liuto (Dermochelys coriacea Vandelli, 1761) è la più grande tra le tartarughe marine. È l'unica specie del genere Dermochelys e della famiglia Dermochelyidae.
Nel 1760 una gigantesca tartaruga marina, catturata nei dintorni di Ostia venne donata all'Università di Padova da Papa Clemente XIII.
La catalogazione e la sua raffigurazione fu opera insigne di Domenico Agostino Vandelli che nel 1761 gli diede la denominazione Dermochelys Coriacea Testudo.
La Dermochelys servì a Carlo Linneo per la sua descrizione della specie pubblicata nella XII edizione del Systema Naturae.L'esemplare viene ancora oggi conservato in originale presso il Museo di Zoologia dell'Università di Padova.

Alla nascita è lunga 5,5 cm. Gli esemplari adulti possono superare i 2 metri di lunghezza e i 600 chili di peso.[senza fonte] Sono tartarughe con corazza priva di placche cornee e formata da placchette ossee disposte a mosaico.
Il carapace è formato da una infinità di piccole placche ed è ricoperto da pelle cuoiosa e liscia e percorso da 7 creste longitudinali, mentre il piastrone è solcato da 5 carenature. Colore nerastro o bruno scuro con macchie chiare. Piccolo becco corneo a forma di W. Nel maschio il piastrone è concavo e la coda raggiunge e talvolta supera la lunghezza delle natatoie posteriori, nella femmina il piastrone è invece convesso e la coda è più corta degli arti.
Vive nei mari caldi e temperati. Vive in alto mare, si avvicina alle coste per riprodursi e cacciare. Non si hanno notizie di nidificazione in Italia. Il 17 febbraio 2011 è stata trovata una tartaruga liuto sulla spiaggia di Capo Rossello, nei pressi della Scala dei Turchi (Agrigento); il 6 giugno 2011 è stato trovato un esemplare morto sulla spiaggia di Puntavagno (Genova).
Potente e veloce nuotatrice (100 m in 10 sec.), è vivace e se molestata può diventare aggressiva.
Deposita, esclusivamente a notte inoltrata, all'inizio dell'estate, tra le 50 e le 150 uova ogni volta. Le uova sono quasi sferiche (52-55 x 57-60 mm), a guscio molle, e vengono deposte in buche profonde anche più di un metro. Si riproduce ogni 2-3 anni. Dopo 50-70 giorni, nascono i piccoli, lunghi 5-6 cm e del peso medio di 3,5 g. La mortalità dei giovani è altissima: su mille nati, alla fine del primo anno di vita ne sopravvivono appena 1 o 2.
Si ciba di grandi meduse ed occasionalmente di pesci, crostacei ed echinodermi.
Stato di conservazione
Critico
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