La tigre dell'Amur o tigre siberiana (Panthera tigris altaica, Temminck 1844) è una rara sottospecie di tigre, un mammifero carnivoro della famiglia Felidae.
La sua popolazione attuale - stabile o in modesta ripresa dopo un lungo periodo di declino - conta alcune centinaia di esemplari diffusi prevalentemente
nell'Estremo Oriente russo e, in misura minore, nell'area di confine con la Manciuria e la Corea del Nord.
La tigre dell'Amur si differenzia dalle altre sottospecie di tigre anche per il mantello, dalle tonalità più chiare con strisce di colore marrone scuro invece che nere.
Il mantello invernale differisce sensibilmente da quello estivo sia nella forma (è più lungo, spesso e folto) sia nel colore (si schiarisce ulteriormente o assume delle tonalità ocra) per offrire alla tigre un migliore mimetismo e una protezione efficace contro le rigide temperature del proprio habitat naturale.
In aumento la popolazione della tigre dell'Amur.
A dispetto del nome comune di "tigre siberiana" che suggerisce un'ampia distribuzione geografica, questa sottospecie è diffusa esclusivamente nell'estrema parte sudorientale della Siberia ovvero nella regione a sud-est del basso corso del fiume Amur e ad est del suo affluente Ussuri.
Habitat.
L'area comprende i territori montuosi del Primorskij e del Chabarovsk centro-meridionale che costituiscono, a livello amministrativo, la porzione sud-orientale del Distretto Federale Estremo-orientale della Russia e, a livello geografico, l'esteso massiccio montuoso costiero del Sichote-Alin.
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Nel Sichote-Alin vive la gran parte della popolazione di felidi, mentre gruppi molto più esigui sono stati segnalati sulla catena montuosa cino-nordcoreana del Changbai Shan e sulla fascia di confine tra il Primorskij e la provincia cinese di Jilin.
L'habitat della tigre siberiana comprende la foresta boreale e la foresta temperata mista che sono i due biomi tipici delle zone montane della Siberia sud-orientale.
Si tratta di un ecosistema vegetale misto costituito prevalentemente da foreste di conifere (abeti, larici, pini, betulle) alternate a boschi di piante decidue e zone umide, e caratterizzato da bassa piovosità e temperature molto rigide con medie annuali comprese tra 0° e 5 °C, ma che possono scendere molto sotto lo zero durante l'inverno
Monitoraggio.
Il monitoraggio demografico annuale del Siberian Tiger Project mostrò un leggero incremento nel periodo 1997-1998 seguito da un costante decremento per tutto il periodo 1999-2004 rilevabile sia dalla diminuita densità di tracce lasciate dalle tigri lungo le rotte di spostamento che dalla diminuzione del numero di esemplari giovani.
Sebbene le nascite annuali fossero rimaste in media costanti, il tasso di mortalità degli esemplari giovani era aumentato.
Popolazione.
L'indice di stabilità della popolazione globale, al 2004, si assestava sul valore di -14,5% evidenziando la situazione di declino. Tuttavia, nello stesso anno, si osservava una inversione di tendenza di uno degli indicatori secondari: il numero di zone dove si registravano nascite dopo sette anni di stabilità era raddoppiato passando da 5 aree su 16 totali a 11 su 16.
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