Il condor della California è un uccello appartenente alla famiglia dei Catartidi (o avvoltoi del Nuovo Mondo), ed è l'unico esemplare del genere Gymnogyps in vita anche se si conoscono altri membri estinti dai fossili.
Un tempo occupava una vasta area di diffusione che riguardava tutta la zona costiera pacifica del Nord America dal Canada al Messico, ridotta, nel corso XIX secolo, alle zone più impervie e montuose. Ad oggi questo uccello abita alcune zone del Grand Canyon, lo Zion National Park, le montagne costiere ad ovest della California, e la parte settentrionale della Baja California in Messico.
Di dimensioni simili a quelle del condor delle Ande (Vultur gryphus), il condor della California può raggiungere anche i tre metri di apertura alare, più di ogni altro uccello del Nord America, territorio nel quale è anche uno degli uccelli più massicci. Ha l'aspetto di un grande avvoltoio nero con delle macchie bianche al di sotto delle ali ed una testa priva di piume dal colorito variabile tra il giallastro ed il rosso acceso, a seconda dell'emotività.
Si tratta di un animale saprofago, che si nutre di grandi quantità di carne provenienti da carogne. A livello mondiale, è uno degli uccelli che vive più a lungo, arrivando all'età massima di 50 anni.
Il numero dei condor della California è crollato drammaticamente nel XIX secolo in seguito a bracconaggio, avvelenamento da piombo ed in seguito al deliberato danneggiamento del suo habitat naturale da parte dell'uomo. Fortunatamente, è fiorito negli anni '50 un movimento volto alla conservazione della specie, che ha portato nel 1987 alla cattura degli ultimi esemplari in natura da parte di enti del governo degli Stati Uniti per cercare di incrementare il tasso di natalità ed evitare l'estinzione. Gli ultimi 22 uccelli rimasti sono stati affidati al San Diego Wild Animal Park presso il Los Angeles Zoo. Il numero di condor della California è fortunatamente aumentato grazie agli sforzi dei naturalisti volti a favorire la riproduzione in cattività e, a partire dal 1991, si sono reintrodotti alcuni capi in natura. Si tratta del progetto più costoso volto alla salvaguardia degli animali mai intrapreso negli Stati Uniti. Nonostante gli sforzi, il condor della California rimane uno degli uccelli più rari al mondo. Infatti, ad aprile 2009, si conoscono 322 condor in vita, 172 dei quali in natura.
Va ricordato anche che il condor è stato un animale molto importante per molte tribù di Nativi Americani e gioca un ruolo fondamentale all'interno della loro mitologia.

Fino a cinquecento anni fa, i Condor della California spaziavano attraverso tutto il Sudovest degli Stati Uniti e la West Coast. A causa del continuo declino del loro numero tuttavia, nel 1987 gli ultimi esemplari liberi sono stati messi in cattività in modo da favorire il programma di ripopolamento, che ha avuto esiti positivi. Di recente infatti, condor nati in cattività sono stati reimmessi nel Sud della California americana, nella Baja California messicana e nel Grand Canyon. Vi sono due santuari dedicati a questi uccelli: il Sisquoc Condor Sanctuary nel San Rafael Wilderness (nella Contea di Santa Barbara) ed il Sespe Condor Sanctuary nella Los Padres National Forest, che si trova nel Grand Canyon. Queste aree sono state scelte per via del loro eccellente habitat dal punto di vista della nidificazione dei condor. Il tema della ripopolazione è approfondito nella sezione conservazione.
I condor vivono nelle steppe rocciose, nelle foreste di conifera e nelle savane di querce. Si trovano spesso in prossimità di rupi e grandi alberi, che utilizzano per nidificare. Ogni individuo occupa un territorio molto vasto: viaggiano anche per 250 km in cerca di carogne.
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