
La tigre dell'Amur o tigre siberiana (Panthera tigris altaica, Temminck 1844) è una rara sottospecie di tigre, un mammifero carnivoro della famiglia Felidae.
La sua popolazione attuale - stabile o in modesta ripresa dopo un lungo periodo di declino - conta alcune centinaia di esemplari diffusi prevalentemente nell'Estremo Oriente russo e, in misura minore, nell'area di confine con la Manciuria e la Corea del Nord.
La tigre dell'Amur si differenzia dalle altre sottospecie di tigre anche per il mantello, dalle tonalità più chiare con strisce di colore marrone scuro invece che nere.
Il mantello invernale differisce sensibilmente da quello estivo sia nella forma (è più lungo, spesso e folto) sia nel colore (si schiarisce ulteriormente o assume delle tonalità ocra) per offrire alla tigre un migliore mimetismo e una protezione efficace contro le rigide temperature del proprio habitat naturale.
2.- La Tartaruga liuto è la più grande tra le tartarughe marine.

La Tartaruga liuto (Dermochelys coriacea Vandelli, 1761) è la più grande tra le tartarughe marine. È l'unica specie del genere Dermochelys e della famiglia Dermochelyidae.
Nel 1760 una gigantesca tartaruga marina, catturata nei dintorni di Ostia venne donata all'Università di Padova da Papa Clemente XIII.
La catalogazione e la sua raffigurazione fu opera insigne di Domenico Agostino Vandelli che nel 1761 gli diede la denominazione Dermochelys Coriacea Testudo.
La Dermochelys servì a Carlo Linneo per la sua descrizione della specie pubblicata nella XII edizione del Systema Naturae.L'esemplare viene ancora oggi conservato in originale presso il Museo di Zoologia dell'Università di Padova. Alla nascita è lunga 5,5 cm. Gli esemplari adulti possono superare i 2 metri di lunghezza e i 600 chili di peso.[senza fonte] Sono tartarughe con corazza priva di placche cornee e formata da placchette ossee disposte a mosaico.
3.- L’IUCN ha inserito lo squalo bianco nella sua lista rossa classificandolo come vulnerabile.

Il grande squalo bianco, chiamato anche carcarodonte o talvolta semplicemente pescecane, è un pesce condroitto della famiglia dei Lamnidi. Unico rappresentante vivente del genere Carcharodon, questo squalo è il più grande pesce predatore del pianeta.
È stato Carlo Linneo a dare allo squalo bianco il primo nome scientifico, Squalus carcharias, nel 1758. Sir Andrew Smith gli ha dato quello generico di Carcharodon nel 1833, e nel 1873 il nome generico è stato accorpato a quello scientifico dato da Linneo, diventando così quello attuale di Carcharodon carcharias.
Sostanzialmente cosmopolita. È diffuso particolarmente in acque fredde o temperate tra i 11 e 24 °C, sulla costa o al largo.
È particolarmente presente al largo delle coste meridionali dell'Australia, del Sudafrica, della California, del Messico, del nord-est degli Stati Uniti e nell'isola messicana di Guadalupe, in Nuova Zelanda. È tuttavia possibile trovarlo anche in acque più calde, come ai Caraibi.
4.- Tigri a rischio: nell'anno internazionale delle biodiversità, il Wwf lancia l'allarme.

Non tutto è perduto, ma ne restano al mondo solo 3200 esemplari.
Nell'anno internazionale delle biodiversità, il Wwf lancia l'allarme sulla possibile estinzione in tempi relativamente brevi delle tigri.
Il meraviglioso felino abita il nostro pianeta da millenni. Ma sempre più spesso il suo habitat naturale è soggetto ad attacchi da parte dell'uomo: deforestazione, consumo del territorio, inquinamento. Il Wwf ha calcolato che dal 1940 ad oggi si sono già estinte tre sottospecie di tigre e una quarta, la tigre della Cina meridionale, non viene più avvistata in natura da circa 25 anni.
In molte parti dell'estremo oriente, dove è in vigore il calendario cinese, ci si prepara a festeggiare il passaggio alla nuova stagione, l'anno della Tigre, appunto nel segno della "regina della giungla".
5.- Il grifone del Bengala ha subito un drastico calo a causa dell'avvelenamento da diclofenac.

Il grifone del Bengala (Gyps bengalensis) è un avvoltoio del Vecchio Mondo della famiglia degli Accipitridae, che comprende anche le aquile, nibbi, poiane e falchi.
Esso è strettamente legato al grifone europeo. Si riproduce sulle falesie o sugli alberi nella parte settentrionale e centrale dell'India, in Pakistan e nell'Asia del sud-est, la femmina depone solo un uovo. Gli uccelli a volte formano delle vere e proprie colonie.
La popolazione è per la maggior parte residente. Come altri avvoltoi si tratta di un animale che si nutre di carogne, contribuendo a ripulire l'ambiente dalle carcasse degli animali morti, che si trovano sia nella savana che nei pressi delle abitazioni umane.
6.- Il Varano di Komodo o Drago di Komodo è il più grande sauro vivente.

Il Varano di Komodo o Drago di Komodo (Varanus komodoensis) è il più grande sauro vivente, un rettile che può raggiungere lunghezze superiori ai due metri.
Morfologicamente assimilabile a una lucertola di grandi dimensioni, ha la lingua biforcuta, la pelle squamosa tendente all'azzurrognolo, è carnivoro e molto aggressivo.
Questa specie, come suggerisce il nome, vive principalmente sull'isola di Komodo, in Indonesia, e in altri arcipelaghi vicini. Questo enorme rettile è il più grande quadrupede squamato e misura mediamente 2,5-3 m di lunghezza e arriva a pesare anche 100-135 kg. L'esemplare più grande conosciuto misurava 3,5 m di lunghezza e pesava quasi 180 kg. Questo animale carnivoro si nutre anche di uova, che spesso razzia dai nidi di altri rettili, come i coccodrilli. Può vivere fino a 30 anni.
7.- Il corvo delle Hawaii è una specie di uccello molto simile come taglia e colore alla cornacchia nera.

Il corvo delle Hawaii (Corvus hawaiiensis), o ´Alala in lingua hawaiiana, è una specie di uccello molto simile come taglia e colore alla cornacchia nera, dalla quale però si differenzia per il becco più sottile e le ali più arrotondate.
Misura circa 48-50 cm di lunghezza ed ha un piumaggio nero-brunastro, soffice e con lunghe piume.
Le zampe ed il becco sono anch'essi neri.
Attualmente, la specie è estinta in natura. Prima che ciò accadesse, la si trovava unicamente nelle rade foreste montane dell'isola di Hawaii. Resti fossili indicano tuttavia che la specie un tempo era relativamente abbondante sulle isole maggiori dell'arcipelago, dove condivideva l'areale con altre due specie di corvi, oggi estinte.
8.- I ritrovamenti del Celacanto, il "fossile vivente" in acque sudafricane.

Il Celacanto è l'unico genere esistente della famiglia dei Latimeriidi; rappresentante della più antica linea evolutiva di pesci che si conosca.Si pensava che i celacanti fossero estinti sin dal Cretaceo, fino a quando un esemplare venne pescato nel 1938 in Sudafrica, nell'Oceano Indiano all'altezza della foce del fiume Chalumna. In seguito furono trovati altri esemplari nelle isole Comore, Sulawesi, in Indonesia, Kenya, Tanzania, Mozambico, Madagascar e in Sudafrica, nell'area protetta iSimangaliso Wetland.Il celacanto fa parte della classe dei Sarcopterigi; ha le pinne pettorali e anali su protuberanze carnose sostenute da ossa; la pinna caudale è suddivisa in tre lobi, dei quali quello di centro include un prolungamento del notocordo.Secondo i fossili ritrovati, i celacanti apparvero per la prima volta nel Devoniano medio, circa 390 milioni di anni fa. In media un celacanto raggiunge gli 80 kg, una lunghezza di due metri e una aspettativa di vita di 60 anni circa.
9.- Il furetto dai piedi neri è un raro mammifero nordamericano, in pericolo di estinzione.

Il furetto dai piedi neri (Mustela nigripes Audubon & Bachman, 1851) è un raro mammifero nordamericano, in pericolo di estinzione.I maschi adulti possono raggiungere la lunghezza di 63-64 cm compresa la coda. Il mantello è di color beige giallastro su tutto il corpo, tranne il muso, la gola e il ventre che sono più chiari. Una mascherina di pelo nero attraversa il muso, andando da un occhio all'altro, e conferisce all'animale un aspetto da "bandito".Pure neri, o bruno nerastro, sono l'apice della coda e l'ultima sezione delle zampe, come indicato dal nome. Come gli altri Mustelidi, il furetto dai piedi neri è provvisto di ghiandole anali che secernono un liquido maleodorante.Nella lingua dei Sioux viene chiamato Pispiza etopta sapa, cioè "cane della prateria a faccia nera". Il nome indiano si riferisce al fatto che dipende quasi totalmente dai cani della prateria (roditori simili alle marmotte molto diffusi in Nordamerica).
10.- I 20 Paesi al mondo con il maggior numero di specie animali a rischio di estinzione (Infografica).

Nessuno conosce quante specie animali si estinguono ogni anno, né il numero totale di quelle esistenti. E' minacciato il 23% dei mammiferi e il 12% degli uccelli. Le schede delle specie a rischio più note.
Cosa abbiamo... I biologi stimano che oggi sulla Terra esistano tra i 5 e i 15 milioni di specie di piante, animali, microrganismi. Solo 1,5 milioni sono stati però descritti e hanno un nome. Il totale stimato comprende circa 300.000 specie di piante e, tra gli animali, tra i 4 e gli 8 milioni di specie di insetti, circa 50.000 specie di vertebrati (di cui circa 10.000 sono uccelli e 4.000 mammiferi).
...e cosa stiamo perdendo Considerando i soli vertebrati è minacciato circa il 23% (1.130 specie) dei mammiferi e il 12% (1.194 specie) degli uccelli, secondo l'IUCN (The World Conservation Union).
Per rifarsi gli occhi, un'infografica che mostra
i 20 Paesi al mondo con il maggior numero di specie animali a rischio di estinzione.
Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog: