Lo stile è tutto quando si vive in un gruppo numeroso come quello di un mandrillo.
Con un branco di 1.300 esemplari un tempo registrati nelle foreste del Gabon, si ritiene che i mandrilli formino i gruppi sociali più numerosi tra tutti i primati non umani.
Il Mandrillo è a rischio estinzione.
Con i loro musi e occhi straordinari, si sono evoluti fino a mostrare la colorazione più spettacolare tra tutte le specie di mammiferi, la cui intensità segnala il loro status sociale e sessuale. Purtroppo, non è solo il loro aspetto ad essere attraente.
La carne di mandrillo è considerata una prelibatezza nell'Africa occidentale ed è oggetto di un commercio in crescita, con tonnellate di carne di animali selvatici contrabbandate ogni giorno nell'Europa occidentale.
Poiché i mandrilli vivono in gruppi così numerosi, gran parte della loro popolazione può essere spazzata via dal fiorente commercio in una sola battuta di caccia.
Habitat.
La specie, caratterizzata da una testa grande e da un corpo compatto, mantiene solitamente una posizione verticale e raggiunge un’altezza di circa 80 cm.
Caccia, disboscamento e l'agricoltura tra le principali minacce.
Anche il disboscamento e l'agricoltura stanno limitando i loro siti di rifugio, quindi questi straordinari animali hanno un disperato bisogno di una protezione più efficace.
Comportamenti.
I mandrilli vivono in gruppi anche molto numerosi, fino a 50 individui, strutturati come un harem dove il maschio dominante difende il gruppo di femmine con cui si accoppia in modo esclusivo.
Ogni due anni la femmina partorisce un piccolo, che nasce con la pelliccia nera e la pelle rosa e riceve le cure parentali da parte di tutto il gruppo.
2 Commenti
Il mandrillo è considerata una specie Vulnerabile secondo la Lista Rossa IUCN, a causa della deforestazione e della distruzione del suo habitat. Tuttavia, la caccia per la carne per il mercato della bushmeat è forse il pericolo maggiore per questi animali.
RispondiEliminaIl futuro del mandrillo è in drammatico pericolo. Il grande primate ha bisogno del ripristino urgente degli habitat naturali per riuscire a sopravvivere all'estinzione ormai vicina.
RispondiEliminaE' l'allarme lanciato da un team di ricercatori dell'Institute for Conservation Research dello zoo di San Diego. Lo studio mette in evidenza le sfide affrontate ogni giorno da queste specie in risposta all'usurpazione e alla frammentazione degli habitat a causa delle attività dell'uomo.