Un lungo elenco delle specie animali da salvare è del Wwf. “Sono tantissime – dice a Wired Marco Antonelli, naturalista dell’organizzazione –. Basta guardare il Living planet report che pubblichiamo ogni due anni per comprendere la gravità della situazione”. L’ultima edizione, la quattordicesima, risale al 2022. Dall'analisi che prende in considerazione un vasto campione di popolazioni di oltre 5.000 specie, si evidenzia un calo medio del 69% dell'abbondanza delle popolazioni di vertebrati (mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci), in meno di una generazione umana. In pratica, “tre specie su quattro sono in sofferenza”, nonostante le azioni intraprese per contrastare questo fenomeno abbiamo mostrato, in diversi casi, una certa efficacia. Il problema è che lo sviluppo e il consumo di risorse hanno accelerato come non mai; e le iniziative non bastano a bilanciarne gli effetti negativi sui territori.
Rinoceronte di Sumatra
I rinoceronti abitano questo pianeta da 50 milioni di anni. Con il rinoceronte bianco settentrionale ora funzionalmente estinto (le ultime due femmine della specie sono state introdotte in un programma di riproduzione assistita presso la riserva di Ol Pejeta in Kenya), il rinoceronte di Sumatra potrebbe essere la prima delle restanti specie di rinoceronte a estinguersi in natura. “La sua popolazione è crollata del 50% circa dalla fine degli anni ‘90, e la specie è sempre più minacciata dalla perdita di habitat, con l’aumento della popolazione umana che fa sempre più pressione sulle aree naturali di cui i rinoceronti hanno bisogno per sopravvivere”, spiega Simon Jones, fondatore e amministratore delegato di Helping Rhinos, ente benefico internazionale per la salvaguardia di questa specie. La domanda di corna di rinoceronte da parte di Cina e Vietnam, dove vengono ancora usate nella medicina tradizionale cinese, potrebbe portare all’estinzione questo stretto parente dell’antico rinoceronte lanoso dell’epoca del Pleistocene.
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